Solo Sudan: perchè una crociera tutta Sudanese?

Questo scritto nasce dal fatto che molti amici ci hanno chiesto perché anche noi non effettuiamo crociere di due settimane Egitto-Sudan e ritorno. 

Elba reef, confine Egitto-Sudan

Una crociera dall’Egitto al Sudan e ritorno offre sicuramente il fascino del viaggio, dell’avventura. Attrae e cattura anche solo il pensiero del lungo trasferimento via mare di due stati africani. Navigare in mare aperto ha di per se il fascino del sogno e del desiderio di lasciare alle spalle il conosciuto per due settimane avventurose.… 

A questa ambizione, per diverso tempo, si è aggiunta la scelta di partire dall’Egitto per timore di raggiungere il Sudan volando con la Sudan Airways (Cairo-Port Sudan-Cairo) una compagnia che non ha mai garantito la puntualità e l’efficienza dei suoi voli, mentre i voli in Egitto sono sempre stati più che mai collaudati.

Angarosh

Tra Port Galib, ultimo posto di imbarco in Egitto, e Port Sudan ci sono 400 miglia circa di navigazione. Altrettante sono da fare per il ritorno, spesso contro mare. Questo significa che, ad una velocità media di 9 nodi con tempo buono, non ottenibile nel caso di una risalita con mare mosso contro, ci sono 90 ore minimo di navigazione.

Shambaia

Durante una crociera sudanese, invece, nell’itinerario tradizionale Nord (Port Sudan-Shambaia), le miglia di navigazione sono solo 170. Nell'itinerario Port Sudan-Pfaiffer, che noi chiamiamo itinerario “Deep Nord”, sono 240 miglia circa, sempre andata e ritorno. Da quest'anno c'è anche la possibilità di dimezzare le miglia in ambedue i casi con i nuovi itinerary "one Way". La proporzione è presto fatta ed è facile capire che durante una crociera sudanese si guadagna più tempo da dedicare alle varie attività e all’approfondimento dell’esperienza. Inoltre, in caso di avvistamenti interessanti, si possono fare immersioni ripetitive nei reef più belli e famosi, sostando più a lungo.

P.Sudan

Il problema delle incertezze del volo Sudan Airways è superato da "Fly Dubai" che opera da quasi due anni regolarmente: Dubai-Port Sudan-Dubai. Quindi vi è modo di arrivare a Port Sudan in sicurezza, con voli nuovi e puntuali. L’aereoporto di Dubai è un aereoporto interessante, un centro internazionale del traffico aereo all’insegna dell’efficienza.

Spesso le notizie che riguardano il Sudan sono poco incoraggianti: il paese in generale non gode di grande reputazione. Noi operiamo da vent’anni in Sudan e gli equipaggi delle barche e gli ospiti, non hanno mai corso alcun pericolo o avuto alcun disagio nella cittadina,  nel porto, in gita a Sawakin o nei dintorni. I sudanesi sono gentili ed ospitali e da qualche anno, con preciso intento, incoraggiano il turismo sui mezzi di informazione, giornali e televisione locali. I giornalisti sudanesi di varie testate, supportati da studenti universitari, hanno cominciato ad interessarsi alla pesca e conservazione, alla protezione degli squali. Le autorità, digiune di informazioni per tutto ciò che riguarda le crociere, gli itinerari e le immersioni, hanno anch’esse lentamente cominciato ad informarsi sulla nostra attività e a relazionarsi con le barche cercando appoggio e collaborazione per la promozione del turismo in Sudan. 

Le barche operative in Sudan sono solo una decina, i proprietari sono europei ed europea è la gestione, mentre sono sudanesi la maggior parte degli equipaggi e alcuni comandanti. Come molto spesso si è ripetuto, il numero limitato di barche e ospiti non ha avuto un impatto intrusivo con l’ambiente. Le coste e le barriere sono così da sempre, nel susseguirsi degli anni hanno solo subito i mutamenti legati alla natura e alla meteorologia in generale. Le miglia di navigazione giornaliera per i più interessanti itinerari subacquei sono, relativamente poche. Il tempo, così prezioso, è armoniosamente distribuito tra le attività, il riposo e la distrazione, in base alle richieste degli ospiti. Ci sono mediamente 2 - 4 ore al massimo di navigazione tra un sito e un altro, in solitudine, con un mare tutto per noi, per una vera vacanza nell’ambito e leggendario Sudan.