Mesharifa |
Crociere d'Ottobre e Novembre
Lasciando Shambaia e navigando 16 miglia a ponente, si raggiunge una grande laguna disseminata di barriere coralline poco profonde. L’isola di Mesharifa da il nome a questo tratto di mare interno...
Lasciando Shambaia e navigando 16 miglia a ponente, si raggiunge una grande laguna disseminata di barriere coralline poco profonde. L’isola di Mesharifa da il nome a questo tratto di mare interno...
Mesharifa si trova 3 miglia a levante di Mohamed Qol, un piccolo villaggio di pescatori. Il villaggio è pressochè abbandonato, risalta in lontananza il bianco fortino Turco, abbandonato anch’esso. Mohamed Qol è base di partenza di piccole feluche da pesca che, specie durante la bella stagione, si spingono nei reef del Nord del Sudan. La laguna è immensa, ben protetta: verso sud in lontananza si delinea il profilo dell’isola di Mayteb e Magarsa, verso nord all’orizzonte il capo di Abushagara. Abushagara segna un confine virtuale e immaginario oltre al quale raramente o mai si inoltrano le barche che organizzano safari partendo da P.Sudan. Quasi segnasse un immaginario tratto di mare “di nessuno”. “Hic sunt marse, gazzelle e…pesci tanti in qualità misteriose.. “ così si potrebbe scrivere sulle carte o sui nostri appunti di viaggio. Ma questa è un’altra storia.
Non vi sono studi particolari che registrino l’attività, la concentrazione e la migrazione di queste mante. Vi è solo l’esperienza decennale delle barche da crociera e l’esperienza dei marinai o dei pescatori. Dunque si è rilevato che le mante si concentrano verso il mese di agosto per la riproduzione. Con la superficie quieta del mare, in assenza o con poco vento, è facile avvistarle . Anche se l’aerea è molto vasta e potrebbero trovarsi dovunque. Si incontrano seguendo il filo della corrente quando una dietro all’altra scivolano elegantemente a bocca aperta filtrando l’acqua, inseguendo le concentrazioni di plancton.
Sono così tranquille e intente che è facile nuotare insieme senza che si allontanino o si spaventino. Un paio di pinne, maschera e snorkel sono l’attrezzatura sufficiente, poiché scivolano veloci o si attardano in modo imprevedibile e le bombole non sarebbero altro che un ostacolo al libero nuoto. A volte sono attorniate da sardine e sovrastate dal volo dei gabbiani, uno spettacolo nella solitudine, una sinfonia naturale.
Verso metà novembre lasciano la laguna, separandosi, e scendono verso sud. Quindi durante l’inverno, è possibile incontrarle durante le immersioni lungo le barriere in mare aperto, solitarie, più sfuggenti e magiche, nel blu, regalando scatti fortunati di grande suggestione.
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