Con un salto mi immergo nell’azzurro.
Le bolle si fanno sempre più grandi rincorrendosi verso la superficie. Mi allontano dalla parete e dal fondo e da “una atmosfera”, l’emozione comincia a crescere mentre il battito del mio cuore ha il ritmo di sempre. Vedo l’azzurro degradare in un colore più intenso e il mio ragazzo e due amici giocare mimando i pesci, nuotando in cerca di avventura. Vedo la sospensione che danza con la musica silenziosa del mare. Sento il mio respiro e l’acqua che sfiora il mio corpo. Qualcosa in me si agita quando inizio ad intravvedere delle forme allungate che si avvicinano: è difficile ancora distinguerle, però non ci sono dubbi.
Le bolle si fanno sempre più grandi rincorrendosi verso la superficie. Mi allontano dalla parete e dal fondo e da “una atmosfera”, l’emozione comincia a crescere mentre il battito del mio cuore ha il ritmo di sempre. Vedo l’azzurro degradare in un colore più intenso e il mio ragazzo e due amici giocare mimando i pesci, nuotando in cerca di avventura. Vedo la sospensione che danza con la musica silenziosa del mare. Sento il mio respiro e l’acqua che sfiora il mio corpo. Qualcosa in me si agita quando inizio ad intravvedere delle forme allungate che si avvicinano: è difficile ancora distinguerle, però non ci sono dubbi.
E’ quello che stavamo cercando, è quello
che stavamo aspettando. Il mio cuore batte forte e mi sembra che il sangue
scorra più veloce nelle mie vene. Segnalo con il dito indice come se volessi
contarli, sono tanti. Si avvicinano timidi. Ci osservano curiosi. Nuotano
intorno a noi lasciandoci paralizzati immobili alla loro presenza. Qualcuno è
sotto le nostre pinne, qualcuno davanti, ce ne sono altri dietro. Sono così
emozionata, non so dove guardare e giro attorno a me stessa come un carosello
marino. Dopo pochi minuti, così come sono venuti, dalla profondità lentamente
si sfumano e scompaiono nell’oscurità. Lo spettacolo è finito. È stato un
incontro fugace.
Piano cominciamo a risalire, ritorniamo alla
realtà, non mi sento la stessa. Ho con me
una nuova unica esperienza, ineguagliabile : quella di aver fatto
l’immersione con gli squali martelli, di essere stata immersa con loro, parte
del loro mondo e del loro ambiente. Ho percepito un lato nascosto della mia
personalità, ho imparato a sentire profondamente la connessione con la natura
selvaggia e ad essere parte di essa. Insieme a questo amore che provo per il
mare e tutte le sue creature ho coscienza della necessità di rispettarlo e
proteggerlo.
E stata la mia prima volta con gli squali
martelli a Sha’ab Rumi nel settembre del 2011,
a questa sono seguite altre immersioni, tutte diverse una dall’altra. Ma ogni volta che i
martello si sono avvicinati concedendosi all’incontro, ho ringraziato il mare per avermi offerto
un’altra volta questo regalo.
MariaLaura
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