Sudan

Sudan
29 settembre è una bella data per inaugurare la stagione sudanese. Grandi le possibilità di divertirsi a Mesharifa con le mante. Alta la probabilità di incontrarle per quanto vicini siamo ancora all’estate… Le più belle immersioni del North nell'itinerario "ONE WAY": Angarosh, Merlo, Abington, Rumi, Sanganeb, Umbria

venerdì 7 ottobre 2011

Angarosh oggi come ieri


“ Mi tuffai sotto una nube di schiuma, appena la vista mi si schiarì, vidi innumerevoli pesci…..L’aspetto stupefacente di quella scena era che potevo, dall’alto di coralli sporgenti, guardare su un gradino senza fondo. Era come se l’isola nuotasse liberamente nel mare” così scriveva Hans Hass.
















 
Come ieri, oggi Angarosh conserva il suo fascino e la sua magia..
Vi arriviamo oggi, 3 ottobre, non da pionieri, con tutt’altro comfort  ovviamente, ma la solitudine e assenza di altre barche crea e alimenta ugualmente l’illusione dell’avventura.
Giungiamo ad Angarosh, alla mitica “madre degli squali” attorno le undici del mattino,  pronti per la seconda immersione della giornata. Abbiamo navigato tutta la notte partendo da Sanganeb  e fatto all’alba la prima immersione a Qita el Banna. Ci troviamo circa a 75 miglia a Nord di Porto Sudan.
Fernando, durante il breefing,  avvisa tutti di non farsi  troppe illusioni, la temperatura dell’acqua è 31°, veramente ancora troppo calda per gli avvistamenti.
Ma, poco dopo…….10! Sorride MariaLaura, guida di Sherazade,  incrociando il mio sguardo al ritorno dell’immersione….10 il voto per il tuffo, 10 gli squali avvistati: martello, grigi ed uno splendido esemplare di Albimarginatus.
Dal gommone Fernado, prima ancor di arrivare a bordo, si sbraccia vittorioso e fa segno di quanto era grosso…
Siamo contenti anche se la giornata e la settimana si preannunciano ventose.
Un segno positivo e necessario per gli avvistamenti anche se non sempre gradevole: è aumentata la corrente che era stata assente la settimana precedente.

 





Le cime legate agli scogli, tipico ormeggio egiziano, ci consentono di stare a sud della famosa isoletta di sabbia, vicini abbastanza, ma non troppo per non disturbare le immersioni con i rumori e l’attività di bordo .
La vista dalle finestre del salone è bellissima, l’isola di sabbia e corallo è dorata nel sole, pare un gioiello incastonato nel blu. Siamo ancora  soli in mezzo al mare tutto per noi.

Sherazade rimane ridossata nei pochi metri di bonaccia vicino alla barriera, e, allo stesso tempo, rimane scostata dal reef spinta dal vento che soffia al suo traverso. Angarosh non consente ormeggi con ancora, perchè le pareti scendono immediatamente ripide e profonde.
Tempi diversi, ma stessa passione per gli avvistamenti degli squali, sete di natura, spazi e bellezza, soprattutto stessa ricerca di emozione, e, poiché giungere in Sudan è tutt’oggi non così facile, stessa avventurosa meta.

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