Vi sono due scuole di pensiero, ambedue nel rispetto completo dell’ambiente: l’una persegue la passione per l' immergersi , contemplare le meraviglie del mondo subacqueo, fotografare i vari avvistamenti e considera il pescare, uccidere il pesce precedentemente così ammirato, come cosa crudele e inconcepibile.
La seconda invece ritiene che un “piccolo prelievo”, solo esclusivamente ciò che si può mangiare, senza sprechi o sfruttamento dell’ambiente, sia cosa del tutto naturale.
Ed a questo proposito, considerando che, salvo poche eccezioni, quasi tutti amano la buona cucina, ecco a seguire una ricetta ambita ed apprezzata:
"salire sul gommone, in genere al tramonto, quando sono finite le attività, naturalmente con il consenso del comandante e costeggiare la barriera per una traina. Mai nei luoghi dedicati alle immersioni, naturalmente, contemplando il sole che scende lentamente all’orizzonte ed il cielo infuocato, fra le chiacchiere e gli scherzi dei partecipanti al giro.
Lasciare abboccare il pesce cessando di pescare quando il bottino, valutato il numero degli ospiti a bordo, è sufficiente per un assaggio per tutti.
Farlo sfilettare al ritorno da un cuoco consenziente.
Tagliato in fettine sottili quasi trasparenti con un coltello ben affilato e disposto su piatti di portata si può condire in tre modi:
1) olio, sale limone e pepe quanto basta. Ed è il più semplice, quello che sprigiona la freschezza del pesce ed i sapori della giornata.
2) oppure condire con un pochino di salsa di soia per chi ama un gradevole sapore esotico.
3) altrimenti si può condire con qualche pomodoro tagliato a cubetti, una cipolla anch’essa tagliata finemente, una manciata di prezzemolo, olio di oliva, sale, pepe e limone. Ideale sarebbe l’aggiunta di qualche cappero, sempre che siano fra le dotazioni della cucina. Si può aggiungere perfino un’ombra di origano che renderà il piatto oltremodo gradevole.
4) Per coloro a cui piacciono i sapori forti, il pesce può essere tagliato a fettine un poco più spesse e al momento di gustarle si può appena intingere il boccone nel "uasabi" e nella soia serviti a parte.
Sono molti i tipi di pesce che si prestano, al “Crudo”, ognuno con la propria caratteristica: carangidi, cernie, barracuda di piccola taglia e naturalmente il tonno.
Un bicchiere di vino bianco fresco rende perfetto l’istante. Il completamento della giornata, il ricordo delle belle immersioni, la prospettive e i programmi del giorno dopo, la lieta compagnia saranno il tocco finale ed il piatto facilmente diventerà in un certo senso unico, irripetibile e indimenticabile.
Molte sono le specie di pesce del mar Rosso ottime per essere cotte all’italiana o in modi internazionali: fritto, impanato, al sugo, al forno, zuppe: in Sudan non vi sono piatti particolari che rispettino una particolare tradizione. La cucina sudanese è in generale piuttosto semplice.
Ogni barca ha il proprio cuoco con le sue specialità, i suoi segreti e relative varianti. A seconda della qualità della carne soda o friabile, saporita o delicata, ogni pesce ha la sua ricetta migliore. Per questo dovrete affidarvi all’esperienza di chi vi ospita e al cuoco di bordo."
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