Sudan

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29 settembre è una bella data per inaugurare la stagione sudanese. Grandi le possibilità di divertirsi a Mesharifa con le mante. Alta la probabilità di incontrarle per quanto vicini siamo ancora all’estate… Le più belle immersioni del North nell'itinerario "ONE WAY": Angarosh, Merlo, Abington, Rumi, Sanganeb, Umbria

sabato 4 gennaio 2014

Sudan in marzo. Cosa si può vedere in marzo? Ti racconto la crociera del 25 marzo 2013

La crociera del 25 Marzo era una “One Way” con imbarco a Mohamed Qol e arrivo e sbarco a Porto Sudan.

Due ore di Pulmino, 130 km di strada asfaltata e in piano, per guadagnare miglia e per cominciare la crociera già nel mitico Nord.
Le immersioni sono iniziate con il check a Merlo il martedì mattina, quindi sono proseguite a Merlo Nord Est, Angarosh e, scendendo verso sud, Qita el Banna, Sha’ab Rumi, Sanganeb. Gran finale al relitto dell’Umbria.
Ogni settimana è differente, per meteo e condizioni del mare, correnti, itinerario e  compagnia. Ogni settimana è una storia nella storia ed ha le sue specialità, anedotti e personalità.
Il nostro amico Alessandro la prima volta è giunto in Sudan vent’anni fa, ai tempi dell'Ernesto Leoni, il veliero. Ora è la sesta volta che ritorna ed è venuto per due settimane. La prima con itinerario “Deep Nord”, la seconda una “One Way” Mohamed Qol – Porto Sudan. La settimana precedente non era stato facile decidere, fra tutti, quali fossero state le barriere più interessanti e le immersioni più coinvolgenti. Ma per questa settimana non ci sono stati né dubbi, né incertezze. Appena uscito dall’acqua Alessandro ha esclamato nel suo toscano così familiare e piacevole: “Una immersione praticamente perfetta, Sha’ab Rumi non tradisce mai! Appena messa la testa sott’acqua trovo il branco di carangidi sexfasciatus con dentro degli splendidi ignobilis. Sul fondo predavano un altro tipo di carangide, il melampigus, con il Napoleone. Mentre passavano un quarto tipo, non proprio così frequente:  il Gnathanodon Speciosus. Giunti sul pianoro pattugliavano squali grigi e pinna bianca lenti, tranquilli e vicini, perfetti per riprese e foto. Ci affacciamo sul blu: i martello che hanno fatto ben tre passaggi ad avvicinare ed allontanarsi. Rientriamo e ci troviamo il muro di barracuda che nuotano a corrente, mentre sulla parete a 23 metri nuotano un muro di sweet lips, 200?, forse di più e un muro di chirurghi Naso elegans. Non contiamo le cernie di vario tipo e misura, coralli splendidi duri e molli….Non si può desiderare di vedere altro o di più. Immersione di 45 minuti, accumulando 3 minuti di decompressione. Lo ridico: un’immersione perfetta. Saliamo sul gommone per tornare e ci precedono saltando i tursiopi, arriviamo nella laguna e troviamo il branco di stenelle. Per cui non ci resta che infilarci nell’acqua di nuovo e nuotare con le stenelle.
 E vai! ”
 Ripensando alla prima volta vent’anni fa Alessandro commenta che è una consolazione, considerando quanto il mondo sta progressivamente e vorticosamente mutando, quanto tanti luoghi si sono deteriorati, quante specie in pericolo, ritrovare il mar Rosso Sudanese in forma fantastica. “Sono contento: avevo fotografato anni fa un pesce istrice, un notevole esemplare, a Punta Nord di Sanganeb, l’ho ritrovato! Sarà lui ? suo nipote? è stata una gioia!

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