Shambaia

Non si tratta di una laguna vera e propria, piuttosto di un canale tra due bracci di reef che scorrono paralleli per circa 3 miglia. La parte interessante per gli ormeggi è di un miglio circa dove il fondale è tra i 12 e i 14 metri e l'ancoraggio è protetto da qualsiasi vento.

  L’ingresso è ampio ed è segnalato da due paletti in ferro. In caso si arrivi tardi, per non entrare contro sole e trovarsi in difficoltà, è bene avvicinarsi all'ingresso da Sud verso Nord.

Vicino all'ingresso del canale, sul lato di ponente, in mezzo al reef, c'è una piccola lingua di sabbia bianca, quasi abbagliante, lambita da acqua poco profonda turchese. 
Si può raggiungere a nuoto per fare 4 passi, 4 di numero... All'orizzonte verso Sud Ovest si scorgono l'isola di Mayteb e quella di Magarsam. A ponente la corona di montagne lungo la costa culmina col Gebel Erba che raggiunge 2178 m di altezza. A sera le cime si incendiano in uno dei più bei tramonti che si possono raccontare durante queste crociere e Shambaia, immersa nel blu, diventa magica.

E' la base logistica più adatta per l’esplorazione delle barriere del Nord: Merlo, Angarosh e Abington e, nella stagione delle mante, da qui è facile arrivare anche a Mesharifa.

Dista 77 miglia da P.Sudan, 65 dallo splendido reef di Sanganeb, 56 da Sha’ab Rumi.

Una volta che si è all’ormeggio all’interno di Shambaia, se si arriva dal Sud nel tardo pomeriggio, una notturna piacevole è attorno alla parte terminale del braccio di reef esposto a Nord, attorno al “bicon” di levante.  Un'altra notturna da segnalare si trova al gota un miglio a Sud dall’ingresso.

Shambaia si trova in linea retta 14 miglia ad est di Mohamed Ql, ma poiché nella rotta si incontrano alcune secche ed è necessario aggirarle, in pratica sono 18 miglia di navigazione.

Occorrono 15 miglia di navigazione (un paio d’ore) per raggiungere la dorata isola di Mesharifa, nel mezzo delle lagune dove si radunano le mante e dove da ottobre a novembre normalmente si dedica un pomeriggio alla loro ricerca per nuotare insieme.
 "Mesharifa e le mante":
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