Dopo il fermo di gennaio, la stagione riparte
alla grande
Sherazade ha
ripreso le sue crociere con la “One Way” itinerario P.Sudan- Mohamed Qol.
La settimana è stata un pò ventosa, d’altra parte siamo ancora vicini alla
situazione meteorologica tipicamente invernale, ma ugualmente è stata pienamente
soddisfacente.
I branchi di martello sono stati avvistati sul
pianoro di Sha’ab Rumi, a Qita el Banna,( l’affascinante pinnacolo che si
incontra durante la risalita sulla rotta di Shambaia), ad Angarosh, sia nella
prima immersione che nella ripetitiva, ed anche a Merlo. A Merlo la
soddisfazione dell’avvistamento è stata completata dall’incontro a fine immersione
di 5magnifici esemplari di tursiope che
si sono avvicinati e sono rimasti un tempo sufficiente per ascoltare
chiaramente i loro richiami e seguire le loro evoluzioni, regalando una
emozione in più. I grigi sono stati avvistati in numero ad Angarosh.
Splendidi vortici di barracuda sono stati avvistati a
Sanganeb nell’immersione lungo la parete di Sud ovest e a punta Sud di Sha’ab
Rumi. Non sono mancate le cernie, i branchi di dentici, napoleoni e fucilieri,
murene, pinna bianca, nudibranchi e scorpionfish per la macro delle terze
immersioni e notturne. L’appello è presto fatto, non è mancato nessuno, buona la
visibilità e scarsa la corrente. Abbiamo incontrato anche i biologi dell’equipe
di Cousteau, che stavano compiendo una prima ispezione per quella che
riguarderà la seconda parte del loro progetto di studi e protezione: accanto alle mante, saranno impegnati a rilevare presenza e tipologia,
concentrazione e migrazioni degli squali in Sudan. Ci hanno raccontato di un
avventuroso incontro notturno con un vivace mako di oltre tre metri a Punta
Nord di Sanganeb. E’ stato molto piacevole riscontrare il loro entusiasmo che
ha comunque consolidato il nostro: nel panorama marino del nostro pianeta, il
Mare Rosso Sudanese risulta tra lei 5 più belle aree di barriere tropicali al
mondo e, per la possibilità di avvistamenti di squali in barriere differenti a poche
miglia distanti tra loro come Sha’ab Rumi, Angarosh, Jumna, e Sha’ab Ambar e e
barriere del Sud, come un posto unico al mondo.
La stagione
sudanese si prolungherà fino a metà giugno: marzo-giugno è uno dei periodi più
belli.
A fine maggio-
primi di giugno, torneranno a radunarsi le mante nelle lagune del Nord di
Mesharifa e a completamento dell’itinerario di immersioni nei più belli e
famosi reef del Sudan, sarà possibile dedicare a richiesta un pomeriggio agli
avvistamenti e a nuotare insieme alle mante giganti.
Fino a quando le
temperature esterne di fine giugno ci
convinceranno a migrare verso l’Egitto…
Ora siamo proprio
nel posto giusto, nel momento praticamente
perfetto.
il relitto dell'Umbria: uno dei più affascinanti del Mar Rosso |
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