Sudan

Sudan
29 settembre è una bella data per inaugurare la stagione sudanese. Grandi le possibilità di divertirsi a Mesharifa con le mante. Alta la probabilità di incontrarle per quanto vicini siamo ancora all’estate… Le più belle immersioni del North nell'itinerario "ONE WAY": Angarosh, Merlo, Abington, Rumi, Sanganeb, Umbria

sabato 16 giugno 2012

Immersioni esclusive in Sudan




Attualmente in Sudan ci sono solo 6 barche che organizzano crociere. Questo significa immersioni non affollate in un’area di 200 miglia circa, dove si trovano i più famosi siti di immersioni degli itinerari Nord e Sud, vuol dire anche che si tratta di un mare non turbato e danneggiato inevitabilmente dal turismo di massa. 




L’attività della pesca in Sudan è limitata e lungo la costa non esistono né città, né villaggi, né alcuna attività industriale o inquinamento. Da tanti, tanti anni a questa parte la causa per cui il turismo in Sudan non decolla, ma allo stesso tempo la salvezza dell’unicità di questo mare, è sempre la stessa: perché per arrivare in  Sudan non è stato semplice, (anche se la prossima stagione i voli saranno sicuramente migliori),  perché non è alla portata di tutte le tasche, caro persino il visto e in generale ovviamente più caro che l’Egitto, in un paese che purtroppo non gode di ottima reputazione nel resto del mondo. 
 Potrai provare disappunto per queste ragioni, ma poi arrivi, ti accomodi, ti ambienti nella tua cabina, trovi i punti di ricarica per i tuoi fari, le torce o altro e dimentichi, fai la prima immersione e dimentichi, lasci vagare lo sguardo all’orizzonte e cominci a sentirti più leggero e le tensioni del quotidiano si allentano, affamato assaggi nuove pietanze e sapori così piacevoli, sorseggi una birra fresca alla fine della giornata e sei gratificato, e inevitabilmente te ne vai, a fine crociera, con un pizzico di malinconia, già promettendo a te stesso di tornare. Promessa che si rinnova riguardando le foto a casa o sentendo e ritrovando i compagni di viaggio per una cena.
E infatti veramente tanti sono gli amici che tornano.
Per questi motivi, pur così vicini all’Europa, accade di essere veramente, completamente da soli durante tutta la crociera o per buona parte di essa. Proviamo e condividiamo con i nostri ospiti antiche emozioni, quasi da pionieri.
Ci piace sottolineare che, oltre agli avvistamenti degli squali, cosa ambita e di sicura emozione, il Mar Rosso sudanese offre splendidi giardini di corallo e alcionari: piccoli e grandi paradisi per gli appassionati di macro, specialmente all’Umbria, a Rumi, a “Precontinente”, Shambaia e Merlo, sia durante le immersioni diurne, ma anche in modo particolare durante le notturne. Una grande varietà di nudibranchi: il Willey’ Dorid (Halgerda Willeyi), la Membrotha del mar Rosso, il large Dragon (presente in gran numero specialmente ad Angarosh), il Candy Hypselodorid, il  Pyiama Chromodorid; graziosi ed eterei gamberetti come i delicati Urocaridella e il Vir Filippinensi. L’ambito Longnose Hawkfish (Falco) tra i rami di corallo nero, l’apprezzao  Citron Coral Goby, il particolarissimo Giant Frogfish. 
Durante l’inverno non è poi difficile incontrare la manta e vederla scivolare elegante lungo le barriere in mare aperto, capita a Qita el Banna.
Ricordiamo agli amici che inizia il mese di marzo lo spettacolo, per concentrazione e movenze, delle cernie in amore.                      
Per quanto riguarda altri possibili incontri, i vortici di barracuda a Sanganeb, Sha’ab Rumi e Angarosh sono uno spettacolo magico.
Quest’anno ci è capitato di frequente di vedere delfini  tursiopi e stenelle durante le decompressioni. E si sa, sono sufficienti pochi minuti con loro, per lasciare nell’animo di tutti una sensazione gioiosa, il sorriso e il buon umore per il resto della giornata.
A completamento dello spettacolo, con mare calmo, li incontriamo sfilanti sotto la prua durante la navigazione, oppure con mare mosso giocare anticipando la schiuma delle onde frangenti o saltare a 2 miglia circa in avvicimento a Sha’ab Rumi o a Sanganeb, quasi un appuntamento e un’accoglienza di benvenuto.
Bisogna stare all’erta ed essere pronti invece per incontrare i grampi il cui avvicinamento pur sempre curioso, è timido e rapido, in mare aperto durante il trasferimento a Nord.

Nella laguna di Shab’Rumi sono ormai pressochè presenti giornalmente una famiglia di stenelle rongirostris, un centinaio circa, disponibili a giocare e a farsi fotografare. Un diversivo indimenticabile al ritorno dell’immersione o nella pausa in attesa della successiva.
Spesso chi arriva è turbato e stanco per i ritmi del lavoro, teso dalle preoccupazioni, e non è facile riabituarsi agli spazi ai silenzi saper riprendere ad ascoltare se stessi, gli amici e ciò che ci circonda.
La ricetta per rimanere veramente soddisfatti è l’animo aperto disponibile e partecipe, i sensi allertati, occhi nuovi pronti a cogliere: ogni immersione può celare una sorpresa, la natura selvaggia non è sicuramente prevedibile e offre i suoi gioielli quando meno te l’aspetti.


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