Sudan

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29 settembre è una bella data per inaugurare la stagione sudanese. Grandi le possibilità di divertirsi a Mesharifa con le mante. Alta la probabilità di incontrarle per quanto vicini siamo ancora all’estate… Le più belle immersioni del North nell'itinerario "ONE WAY": Angarosh, Merlo, Abington, Rumi, Sanganeb, Umbria

sabato 3 maggio 2014

I “Extreme South”, dell’arcipelago di Suakin e del Mar Rosso Sudanese Ti racconto la crociera del 21 aprile.



Check dive all’Umbria e prima immersione a Jumna, sono l’esordio della nostra crociera. Jumna ci regala subito il suo branco di martello come una promessa propiziatoria, aprendo immediatamente grandi aspettative per il futuro.
 I nostri ospiti sono di nazionalità europea,  svizzeri, tedeschi, francesi, italiani, inglesi e una fanciulla filippina…un gruppo eterogeneo per culture diverse, educazione e lavori differenti, ma  ci lega un obbiettivo comune: la destinazione, Daharat Abid, e il desiderio di immersioni esclusive...


Daharat Abid si trova all’estremo sud dell’arcipelago di Suakin, è proprio l'ultima, ultima isola dell'arcipelago di Suakin. Sulla carta nautica è un piccolo cerchio con stilizzata la sagoma di un relitto a 40 miglia dal confine con l'Eritrea.
 Il legante del gruppo, oltre l'itinerario originale, è un feeling condiviso: esplorazione, avventura, scoperta e passione, desiderio di essere soli in un mare incontaminato tutto da scoprire.
L’estremo sud dell’arcipelago è  diverso dal nord classico sudanese e dall’Egitto per come noi siamo abituati. E’ formato da una manciata di isole, per la maggioranza ricoperte di bassi cespugli, contornate da sabbia o rocce,  habitat ideale di uccelli, in modo particolare sule. Ognuna delle isole ha omonimo uno o più “habili”, vale a dire torrioni di corallo che non affiorano e restano almeno 3-5 metri sotto la superficie del mare. Mancano i classici reefs, le barriere dove  normalmente ci immergiamo e dietro le quali ci proteggiamo dai venti e ancoriamo. Ogni isola ha il suo punto di immersione con un pianoro,  tra i venti e i trenta metri, diversamente ubicato a Nord, Nord-Est o Sud. Ogni “habili” ha il suo terrazzo, più o meno esteso, da dove sporgersi nel blu per  avvistare i branchi di martello.
E gli squali ci sono davvero, e tanti, li incontriamo in tutte le immersioni:  martello, grigi e pinna bianca. I silky, o carcharhinus falciformis, così rari nel Nord, qui sono veramente numerosi e frequenti:  ad Abili Abida 8 silky seguono in risalita, alla fine dell’immersione, i nostri subacquei e rimangono per ore a nuotare a poppa della barca, strusciando il dorso sulla cima del gommone. Avvistiamo anche uno squalo tigre femmina di notevoli dimensioni. Incontriamo  spesso mante solitarie, ci è accaduto ripetutamente ad Abida lungo la parete, magnifiche,
grandi e regali. Non manca naturalmente il pelagico, specialmente tonni di considerevole
taglia, tartarughe più tutto il resto del mondo. Caratteristica speciale di queste pareti e pianori è l’abbondanza e la perfetta integrità e salute di corallo e alcionari, di tutti i tipi e colori, tanto da poterlo definire ovunque spettacolare e rigoglioso. E quel che più conta è che è INTATTO.
L’orizzonte costellato di isole, di pennellate dorate sospese nel  turchese di fondali degradanti, di lingue di sabbia candida immerse nella varietà di tonalità azzurre, è incantevole e lascia una piacevole sensazione di varietà, di non solo mare. Paesaggio e avvistamenti sono stati così gratificanti, da consolarci
del fatto che l’insistente vento e corrente da Sud Est, abbiano reso l’acqua torbida e provvisori e disagevoli gli ormeggi notturni. Effettivamente non ci sono lagune e ridossi protetti per come siamo abituati a Nord.
E’ molto piacevole poter fare due passi a sera e godersi il tramonto tra i richiami degli uccelli, affascinante godere delle prime luci all’alba quando il sole imbianca a poco a poco le spiagge fino a renderle abbaglianti.


Abbiamo navigato complessivamente per duecentosettanta miglia, tra andata e ritorno e spostamenti sui luoghi d’immersione: dopo Jumna ed un primo passaggio a Sha’ab Ambar, sono seguiti Protector,Tamarshira, Loka, Daharat Qab, Qab Myum, Darraka,fino a giungere al mitico Daharat’Abid dove effettivamente siamo rimasti due giorni poichè è stato inevitabile fare numerose immersioni ripetitive: se a Rumi c’è il mondo, ad Abida è di più e più grande, e la sensazione che colpisce è quella di trovarsi in un mare vergine ed integro ! 
Quindi abbiamo fatto immersione nei rispettivi Habili, a Dibsel e a Barra Musa Saghir. Verso il ritorno Preserver,  Pinnacolo, Seilada, Kyri , Sha’ab Ambar Sud , poi di nuovo immersione a Jumna per ritrovare i suoi martello  e gran finale a Sanganeb Nord e Sha'ab Rumi, quasi un omaggio al mitico nord. Ed ancora una volta Sha’ab Rumi non ci ha tradito con il suo spettacolo di martello squali grigi e delfini tursiopi
Una crociera decisamente, completa, esclusiva è dire poco, senz’altro ad alto livello d’interesse e soddisfazione.
       
  Sorge inevitabile un  desiderio ed una speranza: che si possa fare anche di

questa parte di mare un  parco marino protetto, che dovrebbe essere annoverato tra i tesori patrimonio della umanità. Un gioiello di natura solitaria, perfetta, selvaggia e incontaminata. La difficoltà di raggiungere questa parte dell’arcipelago, la mancanza di ormeggi e protezioni sicure e il periodo limitato della stagione in cui si può frequentare, creano sufficienti difficoltà da sperare, fintanto che non verrà in mente a qualcuno di organizzare una pesca intensiva o qualche pirata non scateni una pesca  inconsiderata per le pinne di squalo,  che si preservi così com’è.
INTANTO torneremo e  PRESTO! : appuntamento Deep South per la crociera del  19 Maggio !!!


                        

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