Qualche notizia della città, per rispondere alle domande che spesso ci fanno gli ospiti.....
Port Sudan è la capitale del Red Sea State, è il porto principale del Sudan.
Il numero degli abitanti si aggira intorno a 500.000 anche se è piuttosto difficile essere precisi, data la quantità di nomadi, le periodiche migrazioni e un folto numero di abitazioni precarie nei dintorni.
La città è stata costruita attorno ai primi anni del 1900 dagli inglesi poiché il porto di Suakin cominciava ad essere insufficiente, come dimensioni, per il traffico delle navi da trasporto.
Port Sudan è sorta sulle rive di una grande Marsa, un porto naturale, una grande baia, collegata al mare attraverso un canale naturale profondo tra i 18 e i 26 m.
A Port Sudan si importa materiale da costruzione e viene esportato cotone, gomma arabica, semi oleosi, pelli, e senna.
La gomma arabica è una gomma naturale che ha svariati utilizzi, viene estratta da una acacia ed è usata nell’industria alimentare, nella farmaceutica, è commestibile e si usa nei soft e nelle caramelle, viene usata dai pittori e si trova anche nel lucido da scarpe. Il Sudan è il maggiore produttore ed esportatore al mondo, parliamo di oltre il 70% ed è inoltre della migliore qualità.
A Port Sudan vi è una raffineria di petrolio, un aereoporto piccolo, ma internazionale pochi km a sud di P.Sudan vi è il terminal di un oleodotto di 850 km di lunghezza, tra il porto e l'Ovest della città di Khartoum, è stato completato nel 1977.
Port Sudan ha un clima quasi desertico, prende l’acqua dolce dal Wadi Arbat, una valle dove si raccolgono in un fiume le acque piovane ad 80 km circa a NO della città.
E’ quindi una città "giovane", non vi sono palazzi antichi, se non qualcuno, inglese, di stile coloniale.
Camminando guardando i piani superiori dei palazzi del centro, si scorgono terrazzi in legno, finestre con masharabie, si ha sentore di passato, un po’ tutto patinato di sabbia, abbandono e decadenza.
Il mercato delle carni e verdure, che gli ospiti ricorderanno fino a 4 anni fa cè stato spostato fuori del centro, in una grande area facile da raggiungere. Rimane interessante visitarlo durante la passeggiata perchè variopinto e crocevia di genti.
Camminando guardando i piani superiori dei palazzi del centro, si scorgono terrazzi in legno, finestre con masharabie, si ha sentore di passato, un po’ tutto patinato di sabbia, abbandono e decadenza.
Il mercato delle carni e verdure, che gli ospiti ricorderanno fino a 4 anni fa cè stato spostato fuori del centro, in una grande area facile da raggiungere. Rimane interessante visitarlo durante la passeggiata perchè variopinto e crocevia di genti.
Sempre gli stessi, invece, restano i sottoportici: quello dei sarti, intenti a confezionare galabie con vecchie Singer, i piccoli alimentari pieni di mercanzie di vario genere, negozi che vendono telefonini e occhiali made in China, caffetterie, angoli dove la gente scambia merci sui bordi dei marciapiedi, donne Bija che vendono le caratteristiche caffettiere, nomadi che vendono spade e coltelli.
In questi ultimi anni sono stati fatti diversi lavori pubblici, sono state asfaltate strade e marciapiedi, l'elettricità è più continua e più diffusa, anche lungo la passeggiata al porto, che di sera ha quasi l'aspetto di un salotto: gente sedute a chiacchierare e a prendere il fresco, donne che vendono il tea da minuscoli banchetti, un paio di tavoli da biliardo circondati da gioventù. Le strade sono tenute pulite. Il mercato del pesce è stato trasferito fuori della città verso nord sotto un capannone in riva al mare. Sono moltiplicati come funghi gli Ape: con 2 pound sudanesi, il corrispondente di 40 centesimi, ci si può far trasportare ai mercati o fare un giro lungo le rive del porto.
E' abitudine l'ultimo giorno, prima della partenza, finita la crociera, andare a fare una passeggiata accompagnati dalla guida o da qualcuno dell'equipaggio. E' consigliabile, perchè è interessante avere, anche se per poco, un contatto, una visone della gente, del paese. E' possibile spostarsi con gli Ape, oppure semplicemente fare due passi. E' possibile anche fare qualche bella fotografia, senza essere eccessivamente intrusivi, basta avere l'attenzione e la gentilezza di chiedere il consenso prima di scattare nel caso siano ritratti. Bisogna evitare di fotografare le donne.
Avendo l'accortezza di stabilire un contatto, è tutto più semplice, a volte basta un sorriso specialmente nei mercati.
La frutta impilata, accuratamente esposta come gioielli, fugaci apparizioni dei top coloratissimi delle donne, gli spunti sono tanti. Anche se bisogna ammettere che l'impressione generale sarà sì di ospitalità, ma allo stesso tempo di grande povertà.
Per chi avesse piacere, si può andare a salutare a Padre Luigi, alla missione dei padri Comboniani, persona squisita, coraggiosa e brillante, piena di interessi. Gestisce la missione che ha adiacente un asilo, la scuola elementare, medie e liceo.
Da tempo le autorità dimostrano interesse e disponibilità nei confronti del turismo e cercano di coinvolgere tutti nelle serate, specie di venerdì, con concerti e intrattenimenti, durante quasi tutta la stagione. Se entrate in porto la sera prima della partenza, può essere motivo di una passeggiata piacevole.
Allontanandoci dal centro, in periferia, verso Sud, a mano a mano che ci si allontana, le case si fanno capanne, poi stamberghe e tuguri in legno e in materiale trovato qua e là, aumenta la povertà e la durezza delle condizioni di vita in generale.
Avendo l'accortezza di stabilire un contatto, è tutto più semplice, a volte basta un sorriso specialmente nei mercati.
La frutta impilata, accuratamente esposta come gioielli, fugaci apparizioni dei top coloratissimi delle donne, gli spunti sono tanti. Anche se bisogna ammettere che l'impressione generale sarà sì di ospitalità, ma allo stesso tempo di grande povertà.
Per chi avesse piacere, si può andare a salutare a Padre Luigi, alla missione dei padri Comboniani, persona squisita, coraggiosa e brillante, piena di interessi. Gestisce la missione che ha adiacente un asilo, la scuola elementare, medie e liceo.
Da tempo le autorità dimostrano interesse e disponibilità nei confronti del turismo e cercano di coinvolgere tutti nelle serate, specie di venerdì, con concerti e intrattenimenti, durante quasi tutta la stagione. Se entrate in porto la sera prima della partenza, può essere motivo di una passeggiata piacevole.
Da questa primavera 2012, è stato inaugurato un centro pedriatico di Emergency, anche questo può essere meta di una visita: non è lontano dal centro e sarebbe un tributo al coraggio e alla capacità di costruire e gestire un gioiello di generosa umanità nel mezzo del nulla, nella periferia più povera della città.
Allontanandoci dal centro, in periferia, verso Sud, a mano a mano che ci si allontana, le case si fanno capanne, poi stamberghe e tuguri in legno e in materiale trovato qua e là, aumenta la povertà e la durezza delle condizioni di vita in generale.
P.Sudan, porto |
Venditrice di shai, thè.. |
the e caffè lungo la passeggiata al porto
Notturno al porto |
Palace Hotel, ingresso |
fattoria e allevamenti, periferia di P.Sudan
l'asta dei caruff
coltivazioni di Insalate, rucola e "rigla"
le verdure della nostra tavola, spinaci
Venditore di full, piatto tradizionale a base di fave |
P.Sudan, notturno
Nessun commento:
Posta un commento